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Come scegliere le piastrelle del bagno?

Una delle scelte su cui aleggiano più dubbi quando si progetta o ristruttura il bagno è quella delle piastrelle perché giocano un ruolo determinante non solo sull’atmosfera che si respira all’interno dell’ambiente, ma anche sulla percezione dello spazio e la sua funzionalità complessiva.

Scopriamo come scegliere le piastrelle del bagno e quali fattori valutare per ottenere un risultato che rifletta il proprio gusto personale e le proprie esigenze quotidiane.

1. Dimensioni del bagno

Il primo fattore da valutare sono le dimensioni del bagno. In base alla metratura a disposizione, infatti, è consigliabile optare per un formato piuttosto che per un altro, prestando attenzione anche alla posa e persino al colore.

In un bagno di piccole dimensioni, ad esempio, è preferibile scegliere piastrelle di colori chiari e luminosi che possano riflettere la luce e far sembrare l’ambiente più ampio e arioso. Le piastrelle di grandi dimensioni possono sembrare la scelta meno indicata per spazi piccoli, ma se posizionate correttamente e con fughe sottili, possono contribuire a creare un effetto di continuità visiva, riducendo l’impressione di frammentazione dello spazio.

In un bagno di grandi dimensioni si ha una maggiore libertà di scelta. È possibile optare per piastrelle di qualsiasi dimensione, colore e finitura. Le piastrelle grandi sono perfette per valorizzare gli spazi ampi, mentre quelle più piccole, come i mosaici, sono l’ideale per creare punti focali che attirano l’attenzione, per esempio nella zona doccia o lavabo. In un ambiente ampio, l’utilizzo di tonalità più scure può conferire un tocco di eleganza e creare un’atmosfera più intima.

Il formato e l’orientamento delle piastrelle sono altri fattori importanti da considerare in base alle dimensioni del bagno. Piastrelle rettangolari posate in modo orizzontale, ad esempio, possono allargare visivamente una stanza stretta e lunga, mentre posate in verticale possono dare un’impressione di maggiore altezza a soffitti bassi. L’orientamento diagonale delle piastrelle è un trucco efficace per ampliare visivamente lo spazio, soprattutto in bagni piccoli.

Non bisogna trascurare nemmeno le fughe tra le piastrelle: in bagni piccoli, fughe sottili e tonalità simili a quelle delle piastrelle possono creare un effetto di uniformità, dando l’illusione di un ambiente più grande e meno frammentato. In spazi più ampi, si può giocare con fughe più evidenti e colorate per creare contrasto.

Le dimensioni della stanza influenzano anche la quantità di piastrelle necessarie e, di conseguenza, il budget complessivo per la ristrutturazione o progettazione del bagno. Per evitare brutte sorprese durante i lavori è sempre bene calcolare accuratamente le misure e prevedere un margine per eventuali tagli o sprechi.

2. Altezza delle piastrelle

Per scegliere le piastrelle giuste è essenziale considerare anche l’altezza a cui verranno posizionate. Questa, infatti, influisce significativamente sull’estetica della stanza e sulla funzionalità del rivestimento stesso.

Alcune piastrelle sono più indicate se posizionate a una certa altezza piuttosto che ad un’altra:

  • quelle di formato medio o piccolo sono ideali per essere posizionate a mezza altezza, intorno ai 120-150 cm. Questa disposizione crea equilibrio visivo, soprattutto in bagni più piccoli, e permette di proteggere le aree più esposte all’umidità, come la zona intorno al lavabo o alla vasca;
  • le piastrelle lucide sono l’ideale se posizionate fino al soffitto, soprattutto nelle aree della doccia o della vasca. Questa scelta non solo garantisce una maggiore protezione dall’umidità ma conferisce anche un senso di ampiezza allo spazio. Le piastrelle di grandi dimensioni o di tonalità scure sono estremamente sofisticate se usate fino in cima alle pareti;
  • i rivestimenti decorativi o con motivi particolari sono perfetti da posare solo in alcune aree del bagno su cui si desidera attirare l’attenzione, come le pareti della doccia o dietro il lavabo, fino al soffitto, mentre in altre aree possono rimanere a mezza altezza. Questo permette di creare punti focali e di utilizzare piastrelle differenti in base alla loro resa estetica e funzionale;
  • i mosaici possono essere applicati in fasce orizzontali o verticali a diverse altezze per donare alla stanza carattere e dinamismo. La soluzione ideale per spezzare la monotonia di un rivestimento uniforme.

Valutare con attenzione l’altezza a cui posizionare le piastrelle è fondamentale per scegliere il rivestimento giusto e ottenere un risultato finale che soddisfi a pieno il proprio gusto estetico e le proprie esigenze quotidiane.

3. Materiale, resistenza e manutenzione piastrelle

Un altro fattore da considerare nella scelta delle piastrelle per il bagno è materiale perché da esso dipendono sia la resistenza del rivestimento stesso che le attenzioni richieste in termini di manutenzione.

Ogni materiale possiede caratteristiche specifiche che influenzano l’estetica del bagno e la funzionalità dello spazio.

Le piastrelle in gres porcellanato sono tra le più popolari. Si tratta di un materiale estremamente resistente all’umidità, alle macchie e agli agenti chimici, e quindi perfetto per ambienti soggetti a schizzi d’acqua e condensa come il bagno. È disponibile in una vasta gamma di finiture che imitano materiali naturali come il legno o la pietra, offrendo infinite possibilità di personalizzazione. Se ti stai chiedendo quali piastrelle mettere nella doccia, il gres porcellanato è la scelta ideale, grazie alla sua resistenza e facilità di pulizia.

Un’altra opzione molto apprezzata per il bagno sono le piastrelle in ceramica, un materiale che offre una buona resistenza all’umidità ed è disponibile in una vasta gamma di colori. La ceramica è particolarmente adatta per chi è alla ricerca di un rivestimento versatile, che possa adattarsi a diversi stili di arredamento. Queste piastrelle sono facili da pulire e richiedono una manutenzione minima.

Le piastrelle in pietra naturale, come il marmo, il travertino o l’ardesia, sono perfette per conferire un aspetto lussuoso e raffinato al bagno. Questo materiale, tuttavia, richiede molta attenzione in termini di manutenzione. Le superfici in pietra, infatti, devono essere sigillate regolarmente per evitare che l’umidità e le macchie penetrino e danneggino le piastrelle.

Il cotto, invece, è il materiale da preferire se si desidera aggiungere un tocco rustico e caldo al bagno. Le piastrelle in cotto sono porose e richiedono un trattamento ad hoc per resistere all’umidità. Sebbene sia più delicato rispetto ad altri materiali, il cotto ha un fascino unico e assicura una resa estetica di grande impatto. Tuttavia, bisogna considerare che, a causa della sua porosità, tende a macchiarsi facilmente e richiede una manutenzione più attenta rispetto al gres porcellanato o alla ceramica.

Ogni materiale ha le sue peculiarità e i suoi vantaggi: la scelta dipende dal risultato che si desidera ottenere, sia in termini estetici che pratici. È buona norma optare per una soluzione che coniughi bellezza e funzionalità.

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